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Consigliare i dubbiosi

17 Marzo 2016 in Le catechesi di Padre T. 0

C’è chi ha detto: “Voler togliere il dubbio dalle nostre teste è come volere togliere l’aria ai nostri polmoni.”

In effetti dubitare è assai umano. Dubitiamo non tanto del collega antipatico sul lavoro ma anche nelle relazioni più profonde, dei famigliari, il marito dubita della moglie, tra amici e addirittura arriviamo a dubitare di noi stessi. Immaginiamo perciò quanto sia normale dubitare dinanzi al Mistero, dinanzi a un Dio che ci parla a volte in modi così strani e difficili da intendere. Diceva a proposito il profeta Isaia: “veramente tu sei un Dio misterioso!”.

Ha dubitato S. Giovanni Battista di Gesù, lui che faceva tremare con la sua parola infuocata quando prediceva il Messia per la sua sicurezza e forza convincente. Ha dubitato senz’altro anche Maria quando vedeva quel suo Figlio che cresceva nella più totale normalità, senza segni particolari, lei che magari si aspettava grandi miracoli.

I santi hanno dubitato, penso ora a Santa Teresa di Lisieux poco prima di morire, come consta dal suo diario spirituale. Di recente Papa Francesco ha ammesso di aver avuto dubbi di fede.

Questo ci fa capire che la fede non elimina i dubbi ma coesiste con essi.

La fede è una illuminazione dall’Alto, una certezza che ci viene donata da Dio. Non può essere totale altrimenti vorrebbe dire che saremmo già di là.. davanti a Dio. per quello gli apostoli spesso chiedevano a Gesù: “aumenta la nostra fede”.

Mentre viviamo siamo sì nella luce che ci dona il Signore ma anche nelle tenebre dei nostri peccati, delle prove della vita o della semplice fragilità umana. Romano Guardini, un grande filosofo e teologo del nostro tempo, affermava che la fede è matura e adulta quando sa sopportare i dubbi.

Ma attenzione! Il dubbio va sempre visto come un gradino con cui posso arrivare a una certezza più grande.

Pertanto non vale il coesistere pacificamente con i dubbi, cioè rinunciare a cercare, trastullarmi di questo mio vagare un po’ a tentoni e rallegrarmi se non arrivo a capire tante cose.

Non va con il cristiano vantarsi dei propri dubbi, dell’ondeggiare tra sicurezze e incertezze, quasi presumendo di essere superiori a chi ostenta di arroccarsi nel baluardo della sua fede, una sorta di cristianesimo byroniano.

Dice l’Imitazione di Cristo al riguardo: “Un buon consiglio è questo, che, quando hai nell’animo uno speciale ardore spirituale, tu consideri bene quello che potrà accadere se verrà meno tale luce interiore. Quando poi ciò accadesse, pensa che poi di nuovo possa tornare quella luce che per un certo tempo ti ha tolta, per tua sicurezza e per la mia gloria.”

Prima o poi nella vita i dubbi vengono. La fede ci può dare una grande luce ma non ci toglie il dramma di perdere ogni tanto quel faro. Perciò l’essere passati da questa valle oscura ci darà una grande ricchezza per saper stare vicino a chi invece ci è ancora dentro.

È un vissuto prezioso che ci rende più umani e più cristiani.

(per Padre T. Padre Luca Frontali, L.C.)

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