Le Notizie

Il bambino e l’ordine: ordinati si nasce o si può diventare ?

10 Novembre 2014 in Dalla parte del bambino 0

Il periodo sensitivo, cioè quello più favorevole all’acquisizione dell’ordine come abitudine di vita, è compreso tra gli zero ed i tre/quattro anni. Peccato che lo si sappia, o meglio lo si creda ancora in pochi, perché diversamente, tenerne conto porterebbe ad evitare tante mortificazioni e frustrazioni ai ragazzi più grandi ed eviterebbe sprechi di energie ai genitori e agli altri educatori.

Maria Montessori, i cui insegnamenti sono tutt’ora d’avanguardia per certi aspetti, lo aveva capito e sperimentato già oltre un secolo fa ed in tal senso orientava le sue insegnanti e organizzava la vita degli alunni. Nella mia realtà lavorativa che mi permette di confrontare scuola diverse, metodi diversi, famiglie con abitudini diverse, ho avuto spesso occasione di verificare la veridicità di tali affermazioni. Questo non significa che superata l’età più preziosa, i giochi siano fatti e non vi siano speranze di cambiamento nella vita dei nostri bambini e dei ragazzi pre-adolescenti: cambiano solo l’impegno necessario, la fatica da affrontare.

Diventare ordinati non è poco! Però è una necessità per la qualità della vita individuale e di chi condivide quella sociale: famiglia, scuola, amicizie. Sono i genitori che nel primo periodo della vita devono ricorrere “all’esigenza” necessaria ad incanalare i propri figli verso un certo stile di comportamento e di abitudini. Dapprima i bambini eseguono perché viene loro richiesto, perché imitano papà e mamma, perché il ripetersi di azioni buone, ricorrenti porta ad eseguirle senza fatica, quasi automaticamente. Successivamente potranno fare proprie anche le motivazioni che i genitori innanzitutto con un costante, ma sereno lavoro di autoformazione, potranno fornire loro. I bambini tendono ad imitare i comportamenti delle persone che amano e pertanto i risultati in questo caso saranno solo positivi.

Nella famiglia, dove si coltivano l’amore, la fiducia, la gratitudine, la vita quotidiana rappresenta il terreno più fertile per incentivare la crescita dei suoi membri in ogni buona abitudine, tramite la realtà più che con la teoria: per questo i genitori non possono sottrarsi alla responsabilità di essere di esempio. Già all’inizio della scuola dell’infanzia, ma soprattutto durante il percorso della scuola primaria sin verso gli undici/dodici anni, l’assegnazione di piccoli, costanti incarichi in famiglia e a scuola diventa elemento di grande valenza educativa, ben accettato dai bambini e facilmente verificabile anche da loro stessi, con grande soddisfazione.

Gli incarichi riferiti all’ordine delle cose e del tempo portano a diventare ordinati!

Gli incarichi sono compiti, incombenze che il bambino assume in famiglia, collaborando con i genitori ed i fratelli per il buon funzionamento della vita di casa. La stessa cosa dovrebbe avvenire a scuola. Gli incarichi devono essere utili, ben motivati, ben spiegati per evitare ulteriori difficoltà al bambino e sostituibili spesso pur mantenendo obiettivi comuni.

L’ordine è una necessità per tutta la vita. Una volta si pensava che tutto ciò riguardasse soprattutto le donne per il loro ruolo come padrone di casa e “registe” della vita di famiglia. Oggigiorno ruoli e compiti non sono più ritenuti gli stessi, ma in comune ai due sessi rimane la necessità di vivere in modo ordinato il proprio tempo, i propri rapporti, le proprie cose.

Quando si pensa ai bambini che devono crescere, si è consapevoli di dover sviluppare la padronanza di sé, portandoli a lottare contro la tendenza a lasciar correre, ad essere negligenti.

L’ordine esterno rende la vita più gradevole, più facile, aiuta la memoria perché permette di ritrovare senza sforzo ciò che serve, evita ansie e nervosismi e fa risparmiare tempo. Contribuisce a mantenere l’accordo nella vita sociale in famiglia, a scuola e negli ambienti di lavoro.

Ciascuno di noi conosce le affermazioni non contestabili:

  • Ogni cosa al suo posto e un posto per ogni cosa
  • Ogni cosa a suo tempo e un tempo per ogni cosa

Nei confronti dei bambini è facile far loro constatare come sia bello trovare subito ciò che si cerca, “ad occhi chiusi”. Questo può riguardare il contenuto degli armadi, dei cassetti, del proprio zaino, dei giocattoli, dei biscotti in cucina. I genitori devono far gustare tutto questo ai propri figli, ma poi lasciare loro delle responsabilità, naturalmente in proporzione all’età,

Un bambino di otto anni non è in grado di mettere all’improvviso in ordine la propria cameretta che appare sopravissuta ad una battaglia: in quel caso occorre aiutarlo spiegandogli le priorità e la successione dei gesti da compiere, collaborando con ui, ma senza infierire con le parole. Invece ogni giorno occorre esigere che quando è pronta la cena, il piano della sua scrivania debba essere libero, la sedia sotto il tavolo e lo zaino chiuso, senza matite colorate o libri sul pavimento. Naturalmente sarà necessario verificare in modo non mortificante che non si tratti di un ordine solo apparente!

Un bambino non può crescere ordinato se non vive in un contesto ordinato, ma attenzione che non è neppure indispensabile essere genitori ordinati per educare all’ordine. In questo caso per il figlio è di grande esempio e motivo di ammirazione cogliere lo sforzo dei genitori per migliorare il proprio ordine insieme a lui.

All’interno delle strutture educative, dall’ Asilo Nido in poi, esiste una routine quotidiana che diventerà nella scuola dell’obbligo e nelle scuole secondarie superiori, l’orario scolastico delle ore di lezione, ed un piano di lavoro nel pomeriggio per conciliare studio, attività sportiva, impegni culturali e di vita sociale. La routine per la prima infanzia e gli orari di studio successivi sono un esempio concreto di ordine nell’organizzazione del tempo per il ben-essere della Persona

Tutto questo vale anche per il mondo del lavoro dove, ad esempio, la puntualità è diventata un bene abbastanza raro, ma che è invece indicativa per mostrarci il concetto di ordine di chi la vive ed il rispetto delle regole che rappresentano una fonte di sicurezza e serenità per chi ne colga il vero significato. Molto spesso l’idea della persona ordinata e precisa si associa a quella di una persona noiosa e poco sorridente! Sforziamoci di migliorare il nostro “ordine” per migliorare la nostra vita e quella di chi ci vive attorno, ma non dimentichiamoci di sorridere di noi stessi e di regalare sorrisi a chi ha occasione di incontrarci!

Commenti

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
RIMANI AGGIORNATO SU NET!

Per ricevere le ultime novità e promozioni.

Per scaricare i materiali
devi essere registrato
Apparently we had reached a great height in the atmosphere, for the sky was a dead black, and the stars had