Tra film, serie e ora anche il “Fantapapa”, l’elezione del nuovo Pontefice alimenta più che mai curiosità, dibattiti, anche tra non credenti o persone che non frequentano la Chiesa. Ma come funziona davvero l’elezione di un Papa? Dal 7 maggio il collegio dei cardinali riunito nella cappella sistina che ruolo avrà? Saranno loro o lo Spirito Santo ad eleggere il nuovo Papa?
Ci fa piacere riportare una risposta che Papa Benedetto XVI diede alla domanda “È lo Spirito Santo a scegliere il nuovo Papa”? Papa Ratzinger rispose in questo modo:
«Non direi così, nel senso che sia lo Spirito Santo a sceglierlo. Direi che lo Spirito Santo non prende esattamente il controllo della questione, ma piuttosto, da quel buon educatore che è, ci lascia molto spazio, molta libertà, senza pienamente abbandonarci. Così che il ruolo dello Spirito dovrebbe essere inteso in un senso molto più elastico, non che egli detti il candidato per il quale uno debba votare. Probabilmente l’unica sicurezza che egli offre è che la cosa non possa essere totalmente rovinata. Ci sono troppi esempi di Papi che evidentemente lo Spirito Santo non avrebbe scelto»
La risposta di Papa Benedetto XVI sembra semplice ma in realtà esprime concetti teologici profondi. Ci ricorda due grandi verità che spesso la vulgata comune sembra dimenticare:
1. Lo Spirito Santo non è qualcosa di magico che fa le cose al posto degli uomini.
2. Dio rispetta sempre la libertà dell’uomo, quindi anche quella dei cardinali chiamati ad eleggere il Papa. L’uomo ai suoi occhi non è mai una marionetta di cui lui tira i fili. Ma è un figlio che sceglie liberamente.
Ogni cardinale potrà dunque accogliere l’ispirazione dello Spirito Santo o seguire altre logiche. Nella storia della Chiesa abbiamo avuto papa di tutti i tipi: ottimi, buoni, mediocri e pessimi. E, osservava Ratzinger, non si possono addebitare questi ultimi allo Spirito Santo. Quello che lo Spirito Santo garantisce è che, pure nel caso di Papi “sbagliati”, inadeguati o “indegni”, l’opera della salvezza «non possa essere totalmente rovinata»: infatti, anche nei periodi bui e tempestosi, il Capo della Chiesa resta Gesù Cristo e lui, alla fine, la guida al porto.
Fede dunque, ma anche apertura a quello che lo Spirito suggerisce… ed esercizio saggio della nostra libertà. Sono queste indicazioni che possono servire nella vita quotidiana, non solo in un conclave!